sabato 12 settembre 2015

La bandiera della Palestina sventolerà davanti alle sedi dell'Onu

Con 119 voti favorevoli e 8 contrari, la bandiera palestinese potrà sventolare in qualità di stato osservatore a fianco di quelle degli altri Paesi membri

Una ragazza stringe la bandiera palestinese durante una partita per le qualificazioni dei mondiali di calcio del 2014 nello stadio di A-Ram, vicino a Gerusalemme. Credit: Mohamad Torokman

L'Assemblea Generale dell'Onu ha votato a favore di una risoluzione che permetterà alla Palestina di issare la propria bandiera a fianco di quelle degli altri stati membri davanti alle sedi delle Nazioni Unite.

La mozione è stata approvata con 119 voti favorevoli, 8 contrari – tra cui Stati Uniti d'America, Israele, Canada e Australia – e 45 astenuti.

Il provvedimento riguardava l'autorizzazione a far sventolare la bandiera dei cosiddetti stati osservatori a fianco di quelle degli stati membri dell'Onu.

Lo status di osservatore viene concesso dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ad alcuni stati non membri, a Ong e organizzazioni intergovernative che vogliono partecipare alle attività dell'Onu. In genere non viene loro concessa la possibilità di voto o di avanzare delle proposte, ma soltanto di assistere ai processi decisionali.

Con la risoluzione approvata oggi, insieme alla Palestina anche la bandiera della Città del Vaticano potrà sventolare tra quelle degli altri 193 membri.

Il rappresentante alle Nazioni Unite palestinese Riyad Mansour ha espresso soddisfazione dichiarando che "si tratta di un ulteriore passo avanti verso il riconoscimento della Palestina".

L'ambasciatore francese François Delattre ha affermato che questa approvazione rappresenta "un simbolo potente, un barlume di speranza".

Tra le voci degli oppositori, il delegato israeliano all'Onu Ron Prosor ha affermato che "si tratta di un palese tentativo palestinese di guadagnare punti con le Nazioni Unite".

Per l'ambasciatrice statunitense Samantha Power, la mozione "non costituisce un'alternativa ai negoziati tra Israele e Palestina, e non porterà i due Paesi alla pace".

Fonte: The Post Internazionale

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