domenica 21 giugno 2015

Voi che urlate «a casa loro», conoscete qualcosa dell’inferno eritreo?

(la foto, raccolta in "Occhi nel deserto", ritrae un ragazzino eritreo dopo la prigionia nel Sinai).

di Pasquale Videtta

Ma voi che, a proposito dei profughi eritrei, straparlate di «rimandarli a casa loro», sapete almeno perché ci scappano dalla loro casa?

Sapete, ad esempio, che quello eritreo non è uno Stato democratico, ma una dittatura militare?
Sapete, ad esempio, che anche la più minima critica, la più minima protesta può portare al carcere e ai lavori forzati? Ci sono giornalisti che, dal 2001, sono ininterrottamente reclusi.
Sapete, ad esempio, che in un documento di 500 pagine redatto quest’anno, l’Onu ha accusato lo Stato eritreo di crimini contro l’umanità per (tra le altre cose) esecuzioni ed arresti sommari, torture fisiche e sessuali e sparizioni forzate?
Sapete, ad esempio, che l’Eritrea occupa l’ultima posizione al mondo per libertà di stampa?
Sapete, ad esempio, che le minoranze etniche (Kunama e Afar) vengono perseguitate attraverso espropri delle terre e discriminazioni di varia natura?
Sapete, ad esempio, che tutti gli uomini e tutte le donne dai 17 anni in su sono obbligati al servizio militare (ufficialmente per 18 mesi, di fatto a tempo indeterminato) e che durante la leva subiscono abusi di ogni tipo?
Sapete, ad esempio, che se il componente X di una famiglia commette un reato (o presunto tale), il Governo può punire o un membro Y (anche se minorenne) o l’intera famiglia? Dal 2012, una bambina di 15 anni è imprigionata per la defezione del padre da ministro.
Sapete, ad esempio, che i cittadini eritrei non possono ricevere il passaporto fino al completamento del servizio militare (che, ripeto, è di fatto a tempo indeterminato)?
Sapete, ad esempio, che lo Stato Eritreo riconosce solamente quattro religioni (Cattolicesimo, Ortodossia eritrea, Islam sunnita, Luteranesimo) e perseguita i membri delle altre?
Sapete, ad esempio, che se evocate lo spauracchio dell’Islam siete delle caprette ignoranti perché il 63% della popolazione eritrea crede nel vostro stesso Dio e venera il vostro stesso Cristo?
Sapete, ad esempio, che la maggioranza della popolazione vive sotto la soglia di povertà con un guadagno di 10 euro al mese?
Sapete che un lavoratore eritreo deve lavorare circa 150 anni per guadagnare lo stipendio che Matteo Salvini porta a casa mensilmente?
Sapete, ad esempio, che se gli eritrei lasciano il loro Paese sono accusati di tradimento e la polizia è autorizzata (dal Governo) a sparar loro a vista? E sapete che, poi, devono attraversare un deserto (il Sinai), stando attenti (bambini compesi) a non finire nelle mani sbagliate (trafficanti di esseri umani e di organi) per evitare di essere catturati, imprigionati, torturati (con la plastica fusa, tra le altre cose), stuprati e sfruttati per ottenere un compenso dalle famiglie (al fine di liberarli)? E sapete che, dopo tutto questo, devono attraversare un mare su un gommone, solitamente privi di acqua e di generi alimentari, col rischio di affondare? Pensate che affrontino tutto questo per hobby? O per sentirsi dire da un branco di vigliacchi e ignoranti, capaci di prendersela solo con dei poveracci, che devono tornarsene a casa per farsi ammazzare? 

Provate commozione per ogni santo video sui cani e sui gatti, ma non provate nulla o, peggio ancora, disprezzate quegli esseri umani (ripeto: esseri umani) che affrontano un inferno per sfuggirne da un altro. Però, mi raccomando: domenica, come sempre, tutti a Messa. Nel frattempo, Cristo si sarà schiodato e si sarà portato con sé la croce.

Fonte: L'Espresso

Nessun commento: