venerdì 26 giugno 2015

Cosa sappiamo dell’attentato vicino a Lione

Il corpo di un uomo è stato trovato decapitato in una fabbrica, un attentatore è stato ucciso e un altro è stato arrestato: il governo francese ha parlato di terrorismo islamico

Alcuni poliziotti e pompieri francesi all'entrata della fabbrica di Air Products a Saint-Quentin-Fallavier (PHILIPPE DESMAZES/AFP/Getty Images)

Questa mattina c’è stato un attacco in una fabbrica di un’azienda che si occupa di gas a Saint-Quentin-Fallavier, nel sudest della Francia, nei pressi di Lione. Alcuni uomini – due, secondo i giornali francesi – hanno fatto schiantare la propria macchina all’entrata della fabbrica, causando un’esplosione. Non è ancora chiaro cosa sia successo dopo l’esplosione: sul posto, in seguito, è stato trovato un uomo decapitato sul cui corpo c’erano delle scritte in arabo, e due bandiere con altre scritte in arabo. Ci sono anche due feriti, come ha confermato il presidente francese François Hollande. Un sospettato è stato ucciso da un pompiere, mentre un altro è stato arrestato. Lo stesso Hollande durante una conferenza stampa ha definito l’attacco un attentato terroristico, e che l’intento era quello di provocare un’esplosione. Il ministro degli Interni Bernard Cazeneuve ha detto invece che il sospettato arrestato era stato “segnalato” e messo sotto inchiesta nel 2006 per alcuni legami col terrorismo islamista salafita (una corrente di pensiero dell’Islam sunnita). L’inchiesta era stata però abbandonata nel 2008. Nel pomeriggio, la moglie del sospettato è stata arrestata a Lione.

Alcuni account Twitter legati all’ISIS hanno scritto che la bandiera islamista di cui parlano i giornali francesi appartiene all’ISIS, ma l’informazione non è ancora stata verificata ed è da prendere con le molle. Una fonte del ministero dell’Interno contattata da Libération ha detto che per il momento non c’è nessun elemento che colleghi l’attacco all’ISIS.

L’azienda coinvolta nell’attacco si chiama Air Products: è statunitense è stata fondata nel 1940 e si occupa di gas tecnici e medicinali. Libération scrive che ha circa 21mila dipendenti e che lavora in più di 50 paesi al mondo. Il giornale locale Le Dauphiné Libéré ha pubblicato un video girato nelle vicinanze della fabbrica di Air Products dopo l’attacco.



(il discorso di Hollande sull’attentato, tradotto in inglese dal Guardian)



 Fonte: Il Post

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