lunedì 17 giugno 2013

Cari grillini, cosa aspettate?

IL GRAFFIO – Mentre il governo Letta vara il Decreto del Fare e cerca di dare una scrollata a un Paese ingessato, i grillini neoeletti in Parlamento litigano. O meglio: continuano a litigare. Prima la diaria, adesso la senatrice ribelle e il voto (l’ennesimo) sull’espulsione di chi non si allinea ai dettami del MoVimento e – anzi – si azzarda a criticarne il leader. La ciliegina sul pasticcio è stato il gruppo di parlamentari a 5 stelle che hanno minacciato di staccarsi dall’M5S. E il motivo è molto semplice: con le sue sparate Grillo starebbe mettendo in ombra la buona volontà, le idee e le proposte avanzate da chi è entrato in Parlamento per fare.

E il problema del MoVimento sembra ormai essere diventato proprio il comico che l’ha fondato, almeno stando alle parole della senatrice Gambaro – la “ribelle” – che senza mezzi termini ha fatto capire come quanti con buona volontà e fiducia sono approdati in Parlamento, siano quotidianamente “danneggiati” dalle dichiarazioni del comico genovese: ”Stiamo pagando i toni e la comunicazione di Beppe Grillo – ha detto la Gambaro facendo infuriare il leader M5S – i suoi post minacciosi, soprattutto quelli contro il Parlamento. Mi chiedo come possa parlare male del Parlamento se qui non lo abbiamo mai visto. Lo invito a scrivere meno e osservare di più. Il problema del Movimento è Beppe Grillo”.

Al di là della critica, il senso dell’intervento della Gambaro è chiaro: adesso in Parlamento ci sono anche i 5Stelle, cittadini che hanno ormai deciso di mettere da parte i “Vaffanculo” per dimostrare all’Italia di cosa è capace la “brava gente”. Hanno solo bisogno di spazio, fiducia e della giusta eco. I “vaffa” e gli urlacci contro la politica ormai sono roba del passato, fateli lavorare. E voi – parlamentari a 5 stelle – cosa aspettate a far valere le vostre ragioni, le vostre idee e i vostri progetti anche davanti a Grillo? Forse tremate all’idea che il simbolo è stato depositato dal comico? Benissimo: gli eletti siete voi e la politica, al di là di un simbolo, si fa con i fatti. Questi ultimi restano, i simboli cambiano. Cosa aspettate?

Grillo, dal canto suo, dovrebbe smettere di urlare per dare invece aria e fare spazio all’operato dei suoi deputati che nella politica e nel ruolo fondamentale conquistato con tanto impegno credono davvero. Il comico li lasci lavorare, smetta di attaccare tutto e tutti mettendo in ombra il buono che i suoi sono capaci di fare e sia una potente cassa di risonanza. Al resto ci penseranno le azioni e il voto degli italiani. Altrimenti, cari grillini, cosa aspettate?

Fonte: Diritto di critica

1 commento:

Bernard ha detto...

Parli con le pietre? I grillini duri e puri leggono solo ed esclusivamente il blog del guru.