venerdì 26 ottobre 2012

Processo Mediaset, Berlusconi condannato a 4 anni

Silvio Berlusconi è stato condannato a 4 anni di reclusione per frode fiscale a conclusione del processo per l'acquisizione dei diritti Tv di Mediaset. E’ stato anche interdetto dai pubblici uffici per tre anni. E' stato assolto, invece, il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri. I giudici del processo hanno disposto un versamento a titolo di provvisionale di 10 milioni di euro da parte degli imputati condannati, tra i quali Silvio Berlusconi, all’Agenzia delle Entrate.

Una curiosità: solo 2 giorni fa Berlusconi aveva annunciato di ritirarsi dalla politica 'per amore dell'Italia'...

martedì 23 ottobre 2012

And you are choosy?

Ieri Elsa Fornero ha dichiarato: 'I giovani italiani non devono essere troppo choosy (in inglese esigenti, schizzinosi) nel cercare lavoro'.

Ma la Fornero vive in Italia o nel Laos? Ah, anche sua figlia si è accontentata del primo lavoro che ha trovato...

E voi siete schizzinosi? Anzi: And you are choosy?

venerdì 19 ottobre 2012

Grecia, manifestazioni e scontri per dire no agli squali dell’alta finanza

Decine di migliaia di manifestanti sono scesi in piazza ad Atene per lo sciopero convocato dai maggiori sindacati greci nel giorno del vertice dell’Unione europea. Nei violenti scontri scoppiati, a piazza Syntagma, davanti al Parlamento, c’è stato anche un morto: un uomo di sessantasette anni ha perso la vita a causa di un infarto dopo il lancio dei lacrimogeni da parte della polizia.....
Il bilancio della guerriglia di ieri è di oltre cinquanta persone fermate, tre manifestati feriti e diversi agenti contusi. La manifestazione era stata indetta dai due maggiori sindacati del Paese, Gsee e Adedy, contro il nuovo pacchetto di austerità richiesto dagli squali dell’alta finanza in cambio della tranche di aiuti da 31,5 miliardi di euro.
Alle proteste di ieri, che si sono svolte anche a Salonicco, hanno aderito sia i dipendenti del settore pubblico sia di quello privato. «Accettare queste misure catastrofiche significa portare la società alla disperazione e le proteste andranno avanti all’infinito», così ha dichiarato il presidente del sindacato Gsee criticando la politica del governo.
Della stessa opinione anche il sindacato Adedy: «Il nuovo, doloroso pacchetto non deve essere approvato. Le nuove richieste – della troika, ndr – serviranno soltanto a cancellare definitivamente ciò che ancora è rimasto dei nostri salari, delle nostre pensioni e dei nostri diritti sociali».
Secondo un recente rapporto dell’Unicef, sarebbero 439 mila i bambini greci che vivono sotto la soglia di povertà, denutriti e costretti a vivere in ambienti malsani. Secondo le stime ufficiali, un greco su cinque è povero, ma stando agli ultimi rilevamenti, si sta viaggiando velocemente verso una soglia di povertà che ingoia un terzo dei cittadini greci. Infatti su 11,2 milioni di abitanti, ben due milioni e 800 mila, non hanno abbastanza per vivere.
Il popolo greco unito contro i loro carnefici, anche ieri, ha dimostrato di non essere d’accordo con diktat provenienti dall’Unione europea e dal Fondo monetario internazionale.
Il Faro sul mondo

Fonte: L'Aria che tira

domenica 14 ottobre 2012

Oltre Monti, nasce il manifesto del centrosinistra


L'impegno per la promozione del riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali è uno dei punti della carta d'intenti con la quale Pd, Sel e Psi si propongono come candidati alla guida del Paese alle elezioni politiche del prossimo aprile. Nel documento, firmato da Bersani, Vendola e Nencini, si legge che la coalizione si impegna a dare "sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte costituzionale, per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico".

La Carta d'intenti per le politiche del 2013, afferma Vendola, «va oltre Monti» e costituisce l'«alternativa ai pensieri conservatori di Casini». Il leader di Sel poi spiega che l'andare oltre Monti consiste nel sostenere «un rigore diverso,che va contro i furbi ed è per il rilancio della scuola pubblica e dei diritti», ispirato a principi egualitari e solidaristici. Sul leader centrista, Vendola afferma che «non l'abbiamo definitivamente perso, perché non l'ho mai trovato».

Sulla carta d'intenti interviene anche Antonio Di Pietro, che ricorda la foto di Vasto, «più attuale che mai». L'ex magistrato, a Torino per l'inaugurazione della raccolta firme per i quattro referendum (sul ripristino dell'articolo 18 e il contratto nazionale del lavoro, l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e della diaria dei parlamentari), apre al manifesto: «Mi auguro che la bozza di intenti che oggi viene presentata da Bersani e Vendola - afferma Di Pietro - sia solo il primo passo verso la ricostituzione di una coalizione di programma che metta al primo posto una alternativa di programma sia a Berlusconi che a Monti, perché riteniamo che Monti non porta avanti altro che una politica berlusconiana».

E le parole dell'intervento di Nichi Vendola sono in perfetta linea con il pensiero espresso dal leader dell'Idv: «Per cambiare e costruire un nuovo centrosinistra in Italia - dice il governatore della Puglia - bisogna seppellire il berlusconismo, non esorcizzarlo. Dobbiamo ripulire questo paese dalla melma in cui il centrodestra lo ha trascinato».

Di altro avviso il leader dell'Udc Pierferdinando Casini, che sulla chiusura all'esperienza Monti commenta così: «E' un errore, un errore politico» e prosegue, «l'ipoteca di Vendola sulle primarie rischia di essere molto superiore di quella di Renzi, questa è la realtà». «Renzi mi sembra faccia un discorso legittimo di carattere generazionale, Vendola fa un discorso politico. E lo fa dicendo: sotterriamo l'agenda Monti. Francamente a me preoccupa come italiano e come politico».

Bersani si dice orgoglioso dell'impegno preso e della sfida delle primarie, «la cosa più bella che la politica possa offrire oggi». «Da oggi si comincia e noi ci stiamo assumendo un rischio - prosegue il segretario dei democratici -, quello della partecipazione. Ci potrà essere qualche inconveniente. Le primarie sono fatte così. Ci potrà essere un dibattito più aspro di quanto vorremmo, ma noi siamo orgogliosi». E risponde alle parole di Casini: «Casini non si preoccupi, è una bella giornata per noi e per l'Italia. Noi ci stiamo prendendo una responsabilità, l'impegno e il rischio della partecipazione».

Fonte: ilPunto

venerdì 12 ottobre 2012

Legge 104, più disabili nel pubblico e nella scuola


Numeri sospetti. Sono 529 mila i lavoratori italiani che, tra settore pubblico (244 mila) e privato (285 mila), usufruiscono dei benefici della legge 104/92, grazie ai quali ci si può assentare dal lavoro fino a tre giorni al mese per assistere i propri congiunti con disabilità certificata. Decisamente più consistente la fruizione della normativa nel settore pubblico, dove la percentuale di beneficiari è del 7,4 per cento dei dipendenti totali, mentre nel settore privato la percentuale dei beneficiari è di poco superiore a 1,43 per cento: oltre cinque volte di meno. Nella legge di stabilità approvata dal governo è prevista la riduzione del 50% della retribuzione relativa alle giornate di permesso usufruite dai soli dipendenti pubblici. Dalla stretta saranno però esclusi coloro che fruiscono dei permessi per se stessi, per i figli o per i coniugi; riguarderà cioè solo l'assistenza a genitori e altri parenti. Ma vediamo la situazione ricostruita con dati mai resi pubblici fino ad oggi.

Settore pubblico. Gli ultimi dati ufficiali (fonte, Ministero della funzione pubblica), si riferiscono al 2010 e parlano di 244.997 beneficiari: cioè, il 7,4 per cento dei 3.311.582 dipendenti del settore pubblico. 4.835.263 le giornate di permesso registrate, per un costo totale di 725.289.450 euro. Va precisato che il dato non è completo, in quanto tiene conto di 19.002 amministrazioni censite, su un totale di 25.179. Tipologia di permesso: 27.229 lavoratori usufruiscono personalmente della 104 (cioè sono essi stessi disabili), mentre 217.912 ne usufruiscono per assistere parenti e 1.034 hanno una "doppia 104", per se stessi e per un parente. Dove si registra in assoluto la più elevata fruizione è la scuola (103.871 dipendenti beneficiari, pari ad oltre il 42 per cento), seguita dalle amministrazioni comunali (37.750), per un costo annuo, nei due comparti rispettivamente di 210.728.850 e 31.033.70 euro. Le aree in cui si concentra la richiesta di permessi è il Sud (36,91%), seguita da Nord (34,86%) e Centro (28,23%): una tendenza evidente nella scuola, dove al Sud ben il 47,44% dei dipendenti fruisce della legge, contro il 28% del Nord e il 24% del Centro.

Settore privato. Secondo i dati forniti dall'Inps, 285.185 lavoratori di aziende ed enti privati hanno usufruito, nel 2011, di permessi pari all'1,43 per cento dei 19,9 milioni del settore. Di questi, 242.041 ha usufruito di permessi mensili di 3 giorni per l'assistenza di genitori e parenti disabili, 21.391 di permessi orari giornalieri per assistere minori disabili, mentre sono rispettivamente 26.449 e 14.946 i lavoratori disabili che hanno usufruito di permessi mensili di 3 giorni o di permessi orari giornalieri. 1.183, infine, i lavoratori in congedo parentale prolungato fino a 3 anni di vita del bambino disabile. La somma di queste singole voci è superiore al totale di 285.185 in virtù del fatto che ogni beneficiario può usufruire di più tipologie nel corso dello stesso anno. Quale risparmio con la Legge di stabilità? Impossibile da calcolare con i dati oggi disponibili. Il dato dei 725 milioni riguardate la spesa per coprire le giornate di assenza dei lavoratori pubblici riguarda infatti tutti i tipi di assistenza, anche quelli che non sarebbero tagliati.

I conti al prossimo giro. Tra pochi giorni, quando il ministero della Funzione pubblica renderà i dati relativi al 2011: "I nuovi dati conterranno anche la distinzione tra chi usufruisce della legge per assistere il coniuge, un figlio, i genitori o altri parenti -spiega Francesca Russo, direttore dell'Ufficio per l'informazione statistica e le banche dati istituzionali del dipartimento della Funzione Pubblica- I dati relativi al 2011 non sono stati ancora pubblicati per problemi tecnici dovuti a migrazione di banche dati dal vecchio sistema al nuovo sistema "Perla Pa". Visti gli ultimi interventi normativi abbiamo comunque velocizzato gli interventi in modo tale da garantire una pubblicazione di tali dati entro martedì della prossima settimana in formato 'open data' sul nostro sito web, anche ai fini di far comprendere meglio il fenomeno su cui impatterà la norma".

Fonte: globalist

mercoledì 10 ottobre 2012

Berlusconi nelle vesti di Penelope?


Non so se avete la mia stessa sensazione ma da oggi le elezioni mi sembrano più vicine. Me lo fa pensare il fatto che alcuni presidenti provinciali (di vari schieramenti) si sono dimessi proprio oggi con la motivazione che …vogliono competere nella competizione elettorale nazionale. Se non è un ottimo indizio questo …

Nel mentre il PD (favoritissimo alle elezioni) è atteso dalle insidiosissime primarie a doppio turno tra il povero Peppone Bersani, Matteo Renzi (il candidato del centrodestra, Berlusconi è un satanasso quando ci si mette ) e Vendola (desideroso più che mai di adottare un figlio nella prossima legislatura).

Intanto nel centro destra regna sovrana la confusione. L’obiettivo nel PDL è limitare i danni: sicuri che questa volta neanche il sorriso ammaliante o la faccia tosta di Berlusconi, servirà per vincere le elezioni. Berlusconi con la dichiarazione di Alfano di ieri su Casini (sempre pronto a saltare sul carro del vincitore anche stavolta) e quella andata in onda stamane a Canale 5, mischia le carte e tratta la sua buonuscita politica.

Anche i “Senatori” del PDL sono in fermento. Lasciano tranquillo Berlusconi nel giocarsi le proprie carte e nel frattempo trattano con gli avversari, una legge elettorale che possa permettere ai volti più noti del Partito una riconferma negli scanni del Parlamento. Alla fine è sempre più probabile che assisteremo alla nascita di tante liste civetta, le quali permetteranno di smistare e dividere i voti.

La lista dell’ex Premier è sicura (una nuova Forza Italia), ma altre liste sono pronte o ai blocchi di partenza: quella di Sgarbi, quella di Oscar Giannino, quella dell’ex Ministro Tremonti, a cui tra poco si sommeranno altre, con i leader degli Ex AN sugli scudi (di Alemanno per esempio). Senza contare che a questi voti si potranno sommare i voti della Lega e quelli dei profughi di Futuro e Libertà; senza contare che forse ci sarà a competere lo stesso PDL (la fantasia di Berlusconi non ha limiti), magari con la Santanché o una certa Marina, di cui ogni tanto si sente parlare (non vi dico il cognome, potreste sentirvi male).

Attenzione però, questa volta mischiare le carte è complicato: sia per la presenza del Movimento 5 Stelle (in forte ascesa nei sondaggi), sia per l’elevato tasso di astensione che sembra di questi tempi regnare nella testa dell’elettore medio italiano, che mal volentieri parla di politica, assillato com’è dalle tasse e dalla crisi aggravata dal Governo Monti.

In conclusione, vista la complessa situazione economico / politica / giudiziaria tra i due maggiori schieramenti della politica italiana, la soluzione gradita ad entrambi … potrebbe far uscire dal palottoliere elettorale …un nuovo sostanziale pareggio.

Pareggio che alla fine accontenterebbe tutti: sarebbe il lasciapassare per un secondo Governo Tecnico, non necessariamente con Monti Premier (Casini Premier o chissà forse Passera).

Sempre che dalle urne non esca anche stavolta il Jolly: “Berlusconi: ”Se alla fine della settimana non ci sarà un chiarimento definitivo e deciso tra le varie forze io misurerò i numeri della squadra che si sarà costituita e sarò lietissimo di non scendere in campo se questa squadra avrà i numeri per potersi confrontare con la squadra progressista e per poterla superare”. L’ha detto oggi? No, il 19 gennaio 1994 (Enrico Mentana oggi sulla sua pagina Facebook)

Raimondo Orrù - Niente Barriere
http://www.nientebarriere.blogspot.com/

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sabato 6 ottobre 2012

Arrestato Massimo Di Caterino, ultimo boss del clan Casalesi


La squadra mobile di Caserta ha arrestato a Francolise, nel Casertano, Massimo Di Caterino, reggente del clan del Casalesi. Di Caterino è stato rintracciato e bloccato dagli agenti del distaccamento di Casal di Principe in una palazzina di via Roma.
Il latitante, l'ultimo di una lunga catena, ha 40 anni ed è conosciuto come 'pistuolo'. Di Caterino è stato scovato a Sant'Andrea del Pizzone a Francolise, in provincia di Caserta, all'interno di un'abitazione nella quale era stato ricavato un bunker nel box doccia, divenuto nascondiglio del boss.
All'interno del covo è stata rinvenuta anche una pistola calibro 7.65 con due caricatori riforniti e 10mila euro in contanti. Di Caterino era uno dei più fidati luogotenenti di Michele Zagaria, boss arrestato dalla polizia a Casapesenna il 7 dicembre 2011 dopo 16 anni di latitanza. Le indagini che hanno portato alla cattura di Di Caterino sono state condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta e sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

Fonte: Dazebaonews.it

lunedì 1 ottobre 2012

Cicciolina ritorna in politica col Dna...


Ilona Staller, in arte Cicciolina, dopo l'avventura politica con i Radicali ci riprova. La pornostar lancia un nuovo partito in vista delle elezioni politiche del 2013. La Staller e il suo compagno, l'avvocato Luca Di Carlo, proprio ieri hanno sottoscritto davanti al notaio l'atto costitutivo e lo statuto del Dna (che sta per Democrazia Natura Amore). Tra i punti del programma ci sono la riapertura delle case chiuse e il riconoscimento della prostituzione come professione. Nel 1987 Cicciolina fu eletta deputato con i Radicali, e per quell'esperienza oggi percepisce la sua pensioncina di 3000 euro al mese...