lunedì 30 maggio 2011

Vincono Pisapia e De Magistris


A Milano vince Pisapia
A Napoli vince De Magistris

Forse il vento è cambiato. Ce lo auguriamo tutti.

domenica 29 maggio 2011

Vince il Barcellona ma soprattutto Eric Abidal


Ieri sera il Barcellona ha vinto la Champions League battendo per 3-1 il Manchester United, laureandosi campione d'Europa per la quarta volta nella sua storia. Uno spot per il gioco del calcio: il Barcellona è la squadra più forte d'Europa e Messi il giocatore più forte del pianeta.

Ma ieri sera ha vinto soprattutto Eric Abidal, il difensore del Barcellona che qualche settimana prima aveva vinto un' altra partita molto più importante: quella della vita, sconfiggendo un tumore al fegato. Il difensore del Barcellona ha giocato tutta la gara ('costringendo' alla panchina il capitano Puyol...) e ha alzato al cielo di Wembley la coppa più prestigiosa per una squadra di club. Pelle d'oca. I valori dello sport si registrano anche in queste storie, in questi piccoli gesti. Complimenti.

Il fenomeno Pisapia

Quello che è successo in questi giorni è un fenomeno che va a suo modo analizzato: dopo le dichiarazioni di mezzo mondo contro Pisapia è nato un moto spontaneo che è partito dal basso. Ma non di oppositori di Pisapia, ma quanto meno di suoi simpatizzanti.

Orbene: noi siamo soliti sentire, da una classe dirigente di una certa parte politica, che i comici comunisti sono quelli che attaccano il premier con la scusa della satira e via continuando su amenità simili.

E questo indipendentemente dal fatto che perculino a destra e a manca - quindi in modo bipartisan - ed indipendentemente dal fatto che, ammesso pure che perculino sempre le stesse persone, magari ci si dovrebbe anche chiedere cosa fanno queste persone per rendersi ridicole.
Un dato di fatto che penso si possa constatare è che, quanto meno, ad una certa parte politica manchi l'autoironia ... salvo che non sia quella del capo.

p.s. una risata vi seppellirà ...

Alessandro Picarone


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giovedì 26 maggio 2011

Berlusconi a Obama: 'dittatura dei giudici di sinistra'

Durante il G8 di ieri in Francia, Silvio Berlusconi, con traduttrice al seguito, ha detto confidenzialmente al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama: "In Italia abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra". Molte le reazioni, da ogni fronte politico.

Una pessima figura a livello internazionale. Semplice quesito: a un presidente del consiglio è concesso un simile slancio, oppure no?


mercoledì 25 maggio 2011

Berlusconi: 'Senza cervello chi vota De Magistris o Pisapia'


Berlusconi oggi: 'Senza cervello chi vota De Magistris o Pisapia'.

Non voglio neanche commentare questa dichiarazione, anzi vi dico che sono fiero di essere senza cervello. Berlusconi ha offeso per l'ennesima volta l’intelligenza dei cittadini. Piuttosto il presidente del Consiglio si renda conto che lui non viene più votato perché gli italiani il cervello ce l’hanno e hanno riflettuto bene sui danni che il suo governo ha provocato al Paese in questi anni.

martedì 24 maggio 2011

Berlusconi vaneggia “Mi impediscono di parlare in tv”


Ogni mia parola costa 800 mila euro di multa... Siamo all'assurdo. Mi impediscono di parlare. Silvio Berlusconi, incontrando alcuni parlamentari in aula, critica la posizione assunta dall'Agcom che ieri ha multato il Tg1 e le reti Mediaset per le interviste rilasciate dal premier alcuni giorni fa. Non posso piu' dire nulla - ha detto il premier secondo quanto riferisce all'Agi chi gli ha parlato -, e' una cosa assurda. Il presidente del consiglio in aula e' stato avvicinato da alcuni deputati campani del Pdl che hanno chiesto a Berlusconi di ritornare a Napoli prima dei ballottaggi di domenica. (Affaritaliani)

Peccato si è dimenticato di dire che è il candidato sindaco per le amministrative di Milano e quindi come prevede la par condicio (che spesso invoca … ma solo quando gli fa comodo) è vietato fare comizi e interviste in tv (e negli ultimi 15 giorni anche diffondere sondaggi elettorali)!

Ricordate quando lo scorso anno addirittura furono sospese Annozero, Ballarò e Porta a Porta?

Berlusconi se n’è sicuramente già dimenticato!

lunedì 23 maggio 2011

19 anni fa la strage di Capaci


Sono passati 19 anni dalla Strage di Capaci. In quell'occasione persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.


Gli uomini passano, le idee restano.
Restano le loro tensioni morali
e continueranno a camminare sulle gambe
di altri uomini.


(Giovanni Falcone)






domenica 22 maggio 2011

La foto che inchioda Letizia Moratti

Con la sinistra ecopass per tutti a 10 euro
Letizia invece lo ha abolito

Dunque, sono circa una ventina d'anni che la sinistra non governa Milano, l'Ecopass lo ha introdotto Letizia Moratti nel 2008, ed in questo momento - sono le 19 di domenica 22 maggio 2011 - l'Ecopass è più attivo che mai, nonostante i manifesti. Ed io credo che una città come Milano meriti molto di più, di un Sindaco che non ha vergogna nemmeno di metterle per iscritto, certe menzogne.

sabato 21 maggio 2011

La moderazione che non esiste

Dopo il primo turno elettorale delle amministrative 2011, ultimamente spesso sentiamo dire: “Non votate Pisapia perchè lui è un estremista”, “Votando lui votate la Sinistra più estrema e radicale, tutta spinelli e centri sociali”, oppure dall'altra parte “La Moratti si è dimostrata molto più estremista di Pisapia”, “In confronto alla Moratti, Pisapia è un pacato moderato”. Ma che cosa significano queste parole così utilizzate: “moderato” ed “estremista”? Moderato rispetto a chi? Rispetto a cosa? Estremista rispetto a quale idea? A quale concetto?

Secondo i nostri comuni metri di giudizio, il Pd e il Pdl sono i “partiti moderati”, non per altro assimilati al CENTRO-sinistra e al CENTRO-destra e a questi possiamo aggiungervi anche l'Udc, il partito di CENTRO per eccellenza da decenni, ma “di centro” rispetto a che cosa? Innanzitutto commettiamo un errore, e cioè confondiamo il termine “pacato” con il termine “moderato”, una persona può essere “pacata” pur essendo ferma e irremovibile su certe posizioni, Berlusconi che molti dicono essere un “moderato” non è per nulla pacato, idem per il ministro La Russa. Ma poi: Berlusconi è davvero definibile un “moderato”? Il fatto è che purtroppo nella realtà della pluralità di opinioni i moderati non esistono, perchè ognuno è “estremista” secondo quelle che sono le proprie, personali e convinte idee ed opinioni. I “democristiani” (in generale) sono gli estremisti del cattolicesimo, fondamentalisti fermi su certe posizioni non diversamente da come i laici o gli atei sono fermi su altre.

“Essere moderati” oggi erroneamente significa “ricoprire posizioni condivise” cioè posizioni che possono andare bene alla maggior parte dei cittadini ma il fatto che un'opinione sia condivisa non significa che sia la migliore e la più moderata. Nel Fascismo ad esempio, i Repubblicani-democratici erano degli “estremisti” perchè “la maggior parte dei cittadini” si riconosceva nella sola parola del Duce. Ognuno di noi è estremista per quello che pensa e che crede, e persone come Berlusconi e la Moratti sono persone “estremiste” per ciò che affermano non meno di Vendola e Casini. La gentilezza, l'educazione, la pacatezza non c'entrano niente con la “moderazione politica”, sono cose diverse. Berlusconi potrebbe dire sottovoce e in maniera calma e gentile “Sono un perseguitato dai giudici”, “I Pm sono il cancro di questo Paese”, “Più potere a me, meno al Quirinale”, e il suo modo di esprimere tali concetti in maniera meno irruenta e retorica non svuoterebbe gli stessi di una forte carica “estremista” e “anti-democratica”.

Anche tra i giornalisti è così: Belpietro e Sallusti sarebbero i “moderati”? Moderato Berlpietro? In cosa? Solo perchè uno non sbraita e non urla come Grillo non significa che sia un “moderato”. A proposito di Grillo: ecco, lui per esempio potrebbe essere preso come modello perfettamente opposto: propone cose che sarebbero molto ovvie e scontate in un Paese effettivamente democratico ma che ci sembrano “estremiste” solo perchè vengono detta in maniera “non-pacata”, ovvero urlando proposte accompagnate da parolacce (un po' gratuite) nelle maggiori piazze italiane. Urlare “W l'acqua pubblica”, “W l'Italia unita”, “No al nucleare”, “Fuori i condannati dal parlamento” o “Wi-fi per tutti i cittadini” rende questi messaggi apparentemente aggressivi e rivoluzionari ma in realtà se ci si sofferma ad analizzarli uno per uno ci si accorge che sono proposte “normali”, “democratiche”, condivisibili o meno ma sicuramente che possono formare oggetto di discussione. Grillo per assurdo, fa passare proposte democratiche per delitti contro l'ordine pubblico mentre Berlusconi fa passare delitti contro l'ordine pubblico per proposte democratiche, ed è tutto determinato dall'immagine.

Sembra quasi d'obbligo a questo punto citare “La Banalità del Male” di Hannah Arendt, opera incentrata sulla figura di Eichmann, gerarca nazista, persona pacatissima, che a vederla sembrava quasi uno di quei nonnetti buoni e affabili, in stile Raimondo Vianello o Piero Angela, gente a cui daresti le chiavi di casa per “fiducia a pelle”. Ecco questo signore è l'uomo che durante la seconda guerra mondiale organizzò materialmente lo sterminio degli ebrei e si scusò pubblicamente durante il processo in Israele nel 1960 dicendo: “Ma io ho solo eseguito degli ordini”, frase da cui scaturì e trasse sostanza il titolo dell'opera della Arendt. Proprio oggi, i nostri politici sembrano tanti Eichmann, i quali mascherandosi dietro un modo di fare affidabile, mansueto e “pacato” si sentono in grado di poter ottenere la fiducia dei cittadini per potere attuare le peggiori nefandezze.

Oggi specialmente in politica, si bada molto alla forma e poco alla sostanza e il mercato delle etichette e delle parole è molto più attivo e proficuo di quel che si possa pensare. Pay attention.

Mario Pagano

Fonte: Ilrenudo

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venerdì 20 maggio 2011

E' tutta colpa di Pisapia

- Sono arrivate le bollette della luce e del gas? E' colpa di Pisapia
- Pisapia ha insegnato l'educazione sessuale a Rocco Siffredi
- La Sampdoria è andata in B per colpa di Pisapia
- Se avete finito lo shampoo mentre facevate la doccia è colpa di Pisapia
- Oggi piove e hai dimenticato a casa l'ombrello? E' colpa di Pisapia
- Pisapia è talmente comunista che da bambino s'è mangiato da solo
- Se ti inondano la casella di posta di Spam è colpa di Pisapia
- La Russa ti è apparso in sogno? E' colpa di Pisapia
- Pisapia in realtà era Baggio quando sbagliò il rigore ai mondiali del '94
- Ho l'allergia per colpa di Pisapia
- Pisapia ha aiutato Napoleone a fuggire dall'isola d'Elba
- La macchia sul tuo bucato non va via? E' colpa di Pisapia
- E' tutta colpa di Pisapia se non hanno mai finito la Salerno-Reggio Calabria!
- E' stato Pisapia a pagare Ruby
- Pisapia ha comprato casa a Scajola
- Pisapia è il vero responsabile di Calciopoli, ma hanno dato tutti la colpa a Luciano Moggi
- Quando Chuck Norris incontra Pisapia si dimette da Chuck Norris
- Se siete su Informare è un dovere è colpa di Pisapia


Cliccate qui per visitare la pagina Facebook E' tutta colpa di Pisapia. Complimenti al genio che l'ha creata! :)

giovedì 19 maggio 2011

mercoledì 18 maggio 2011

Amministrative fra sorprese e recriminazioni

Sono passati due giorni dalla chiusura delle urne per le elezioni amministrative. Finiti (più o meno) gli entusiasmi, e cominciata la seconda fase in vista dei ballottaggi, è il momento di tirare le somme.

Sono tre, a mio avviso, i punti che vale la pena sottolineare. Il primo è, sicuramente, la sconfitta di Berlusconi. Non della Moratti (di quella parleremo dopo), ma del Premier, che ”ci ha messo la faccia” e ne è uscito con i lividi, come un pugile surclassato dall’avversario. Basta citare un dato su tutti: nel 2006 per il numero uno del Pdl erano arrivate 50.000 preferenze, oggi sono 27.000. Che i suoi guai, sia dal punto di vista sessuale che giudiziario, abbiano detto i loro frutti (marci, in questo caso)? Pare proprio di sì. Secondo elemento degno di nota, la non-vittoria del Partito Democratico, almeno in quella due città considerate un vero banco di prova per Bersani e soci. A Torino e Bologna sono arrivate due vittorie, ma erano facilmente previdibili; a Milano e Napoli, invece, sono emerse in maniera forte due figure (Pisapia e De Magistris) che non sono naturale espressione del Pd. Pisapia è una creatura vendoliana (e attenzione proprio all’avanzata, in previsione futura, del leader di Sinistra e Libertà), appoggiato dai democratici che però alle primarie avevano proposto Boeri. De Magistris è invece elemento di spicco dell’Italia dei Valori, e ha avuto la meglio sull’ex prefetto Morcone, candidato scelto come primo oppositore al favorito Lettieri. Infine, l’avanzata del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, che ha sfondato in Emilia (9, 66%) ed è cresciuto nelle città del Nord (oltre il 5% a Torino e Trieste, il 3,42% a Milano). Segno che, molto probabilmente,gli elettori sono stanchi della politica tradizionale e cercano una forma di evasione in realtà diverse. A tutto ciò va aggiunto il ruolo ancora marginale del Terzo Polo, che potrebbe però rientrare prepotentemente in gioco (e ne vedremo della belle) in vista dei ballottaggi.

MILANO – Il capoluogo lombardo ha offerto la maggiore sorpresa di queste elezioni. Giuliano Pisapia è in vantaggio sul sindaco uscente Letizia Moratti, ma servirà comunque il ballottaggio per decretare ufficialmente un vincitore. Ma in cosa il centro-destra ha sbagliato in questa campagna elettorale? O forse sarebbe meglio chiedersi: ha fatto qualcosa di giusto? La risposta è no. Tanta propaganda (ed errori fantozziani, vedi i manifesti anti-toghe di Lassini) ma poche proposte concrete per continuare un percorso che la Moratti ha cominciato nel 2006. Lo ha detto lei stessa: “Abbiamo sbagliato i toni di questa campagna“. Giusto, brava. Ma forse andava capito prima di andare in tv a dare del delinquente al tuo principale sfidante dicendo, fra l’altro, una fesseria. Ho pensato, per un attimo di essere un cittadino milanese indeciso, e mi sono chiesto: “Voterei mai una persona che mente in questo modo per accapararsi qualche voto in più, screditando l’avversario fino a questo punto?“. La risposta penso non serva neanche esporla tanto è chiara. Palmeri, del Terzo Polo, ha ottenuto il 5,5% dei consensi: a conti fatti, se anche la nuova forza di centro decidesse di appoggiare la Moratti (41,6%), quest’ultima non riuscirebbe ad agganciare Pisapia (che ha preso il 48,1%). Per il centro-destra, e per la Lega Nord, perdere Milano dopo 18 anni (prima il leghista Formentini, poi le due legislature di Albertini e infine la Moratti, nel 2006) sarebbe da suicidio. Ma si sa, come dice il vecchio detto, che “chi è causa del suo mal pianga se stesso“.

NAPOLI – Altro risultato inaspettato, non parigrado a quello di Milano, ma comunque rilevante, è quello che arriva dalla principale città campana. Gianni Lettieri, candidato del centro-destra, è in vantaggio con il 38,3% dei voti. Subito dietro, con il 27,2%, c’è come detto Luigi De Magistris, che ha superato la concorrenza dell’altro aspirante sindaco di centro-sinistra Mario Morcone (19,8%). A differenza di Milano, qui l’alleanza fra Pd e Idv ci sarà quasi sicuramente, e i conti darebbero ragione all’ex magistrato (che supererebbe Lettieri di poco meno del 9%). L’ex sindaco e presidente di Regione Bassolino ha dichiarato: “Serviva un candidato unitario“. Per una voltà, ahimè, ha avuto ragione, ma il secondo tempo potrebbe esaudire la sua richiesta.

TORINO e BOLOGNA - Sono già definite invece le situazioni del capoluogo piemontese e di quello emiliano. A Torino prosegue la “saga” del centro-sinistra, che dopo Chiamparino (eletto nel 2001 e rinominato nel 2006) vede ora l’affermazione dell’ex segretario dei Ds Piero Fassino. Una vittoria schiacciante (56,6%) quella maturata contro Michele Coppola del Pdl (27,3%) e Vittoria Bertola della Lista Grillo (5%). A Bologna si è sfiorato di un soffio il ballottaggio, ma alla fine Virginio Merola ha avuto la meglio di Manes Bernardini (Pdl) e Massimo Bugani (Lista Grillo). A Cagliari e Trieste, infine, servirà una seconda tornata per decidere il nome del nuovo primo cittadino. Nel capoluogo sardo c’è sostanziale parità fra Fantola del Pdl (45%) e Zedda (centro-sinistra, 44,8%), ma occhio al 4,3% del candidato del Terzo Polo Artizzu, che potrebbe fare da ago della bilancia. A Trieste la situazione sembra meglio definita, con Cosolini che stacca momentaneamente di tredici punti percentuali il candidato del centro-destra Antonione.

LE PROVINCE - Si è votato anche per il rinnovo di undici consigli provinciali. Quattro le conferme: tre per il centro-sinistra (Gorizia, Lucca e Ravenna) e una per il centro-destra (Treviso), mentre saranno sei i ballottaggi. Il Pdl strappa Campobasso al centro-sinistra.

Giorgio Velardi

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martedì 17 maggio 2011

La sera del Berlusconi ferito: l’uomo del seggio gli ha detto No


Si è fatta sera… Moratti travolta, umiliata, incatenata e affondata al 41 per cento dei voti raccolti… Lettieri attardato, frenato nemmeno al 40 per cento. Vanno al secondo turno ma non sanno, proprio non sanno se alla fine saranno sindaci di Milano e Napoli. Dovevano vincere e stravincere i due candidati del Pdl, l’una segnare, raccogliere, ribadire la supremazia del Pdl e del centro destra al Nord, l’altro incarnare la rivincita del Pdl e del centro destra al Sud. Doveva vincere la Moratti, raccogliere il premio del buon governo lombardo, sbaragliare quegli incauti della sinistra che le contrapponevano il “comunista” Pisapia, celebrare il successo in abbraccio con Berlusconi capolista. Ha perso il primo round, è finita a tappeto, è stata “contata” quasi fino al k.o. Doveva vincere Lettieri, risultare il liberatore tanto atteso dal mal governo Bassolino-Jervolino, incassare i proventi delle promesse di Berlusconi ai napoletani: niente tasse sui rifiuti, niente ruspe per le case abusive. Va al secondo turno sperando che gli elettorati di De Magistris, Morcone e Pasquino non si sommino neanche un po’, altrimenti lo perde il secondo turno: gli altri fanno 26, più 19, più 9, molto più del suo 40 per cento. Peggio, molto peggio di lui sta la Moratti: per raggiungere e superare al secondo turno Pisapia deve prendere tutto il cinque per cento di Manfredi Palmeri e sperare che non un solo elettore “grillino” voti il candidato della sinistra. Sempre che i suoi elettori, tutto il suo 41 per cento si ripresenti compatto alle urne. Si è fatta sera sull’orologio e si è fatta sera sul Pdl: l’uomo dell’urna ha detto no. No a Berlusconi.

Non è certo il tramonto di Berlusconi quel che si vede e si conta in questa sera di risultati elettorali. Ma stavolta Berlusconi non ha vinto, ha “toccato” le elezioni amministrative con le sue mani e l’acqua non si è trasformata in vino, il “sangue” elettorale non si è sciolto nell’ampolla di una campagna elettorale impugnata dal premier e mostrata al popolo perché miracolo ancora una volta si producesse. Berlusconi non ha vinto oggi. Significa niente meno, nè più nè meno, che non è più invincibile, che potrebbe non vincere anche domani. Qualunque cosa lo abbia colpito e ferito, la candidatura algida della Moratti, il rosario di promesse non mantenute a Napoli (dieci volte ha detto: ci penso io, entro tre giorni sparirà l’immondizia dalle strade), l’eccesso di sicurezza protagonista, questa è la sera in cui Berlusconi appare ed è non più invulnerabile. Si è ripreso tante volte, potrebbe ancora farlo, risvegliarsi. Ma stasera va a dormire da sconfitto, lui e il suo Pdl. Ha ragione Bersani, non vende fumo il segretario del Pd: “Loro hanno perso, loro…”. E lo dice quasi non credendo ai suoi occhi. Quanto e da che cosa sia stato ferito Berlusconi stasera lo rimugina e lo calcola Bossi. Qualunque sia l’esito dei suoi calcoli, la Lega non mollerà Berlusconi. E dove potrebbe mai andare la Lega se il centro destra implodesse sotto l’insostenibile peso di un Berlusconi abbandonato? Ma la Lega calcola stasera fino a quando, fino a quando il governo c’è. Dopo, quando si voterà per il nuovo Parlamento forse non più.

Stasera Sparta piange, non se l’aspettava, non così. Aveva qualche timore, ma così proprio no. Sparta piange e Atene, anche se ha i suoi guai, ride. Ride come non pensava di poter fare. A Milano non solo ha “resistito, resistito e resistito…”. A Milano può vincere, Milano l’inespugnabile per la sinistra può cadere. E a Napoli partita aperta. E Torino è una conferma, un successo atteso ma un chiaro successo. E Bologna, la ex rossa Bologna? Qui cominciano i guai della sinistra, anzi del Pd. Forse Merola non passa al primo turno. Ma solo forse: la sera scivola via con il dubbio e l’ansia di un sindaco mancato al primo turno perché quelli di Grillo, quel Bugani, ha preso quasi il dieci per cento. Bologna può essere una “debolezza”, debolezza che si sana in parte, ma solo in parte tra due domeniche. Ma forse la notte guarirà e correggerà la sera: forse a notte Merola varca il 50 per cento e farcela allora, avercela fatta nonostante Grillo e le sue Cinque Stelle allora sarebbe forza, insperata forza. Il vero guaio per la sinistra è Napoli: pessimo il risultato del suo candidato Morcone. E’ Luigi De Magistris, il candidato dell’Idv che va al ballottaggio con il 26 per cento, Merola è fermo sette punti sotto. De Magistris, uomo e politica che sono altro e diverso dal Pd e anche da Vendola, che sono opposizione ma non sinistra, che sono quel che il Pd chiama estremismo e pensa, senza dirlo, sia “populismo”. Anti berlusconiano ma populismo. I guai della sinistra, del Pd ma anche di Sel, sono di non governare, di non avere il timone e quindi la rotta della flotta e flottiglia dell’opposizione politica e sociale. Guai grossi per il domani, ma guai di domani. Stasera Atene ride: il grande e invincibile guerriero è “sceso in campo”, si è messo in lista, ci ha messo la faccia, ha occupato la scena, ha garantito ogni pestilenza e dannazione a chi avesse votato per gli altri e ogni regalo e ricompensa a chi votava per lui. A Torino, Bologna, Napoli e soprattutto Milano l’uomo e la donna del seggio gli hanno detto no. Si è fatta notte e quel No rimbomba, rimbalza, inquieta e molesta la testa di Berlusconi.

Fonte: Blitz quotidiano

venerdì 13 maggio 2011

Campagna elettorale a Napoli: il solito Berlusconi

Silvio Berlusconi si è recato a Napoli per la chiusura della campagna elettorale. Coincidenza vuole che qualche strada è stata ripulita dai rifiuti, ma lasciamo perdere questo particolare. A Napoli è stato il solito Berlusconi, con i suoi soliti ritornelli recitati a memoria.

Il premier ne ha approfittato della campagna elettorale per insultare la sinistra e per sbeffeggiare la Iervolino (che si spaventa se si guarda allo specchio e quindi si rovina la giornata ha detto). Non sono mancati i consueti attacchi alla magistratura e Silvio ha pure negato di non aver mai attaccato i giudici (come se io vi dicessi che lo sfondo di questo blog non è bianco ma arancione!). Silvio, infine, se l'è presa per l'ennesima volta con l’informazione di sinistra, ma non ha citato il fatto che in questi ultimi giorni gli unici ad esser stati multati dall’Agcom sono stati il Tg1 e il Tg4, rei di concedere troppo spazio a lui...

Ah, la chicca finale: "Occorre convincere i meno intelligenti a votarci"

mercoledì 11 maggio 2011

Terremoto a Roma, una grandissima bufala


Romani state tranquilli. Oggi, 11 maggio 2011, non ci sarà nessun terremoto nella capitale. Eppure il timore c'era grazie soprattutto alle voci che da tempo circolano sul web riguardo alla presunta previsione del sismologo Raffaele Bendandi. Quest'ultimo avrebbe predetto alcuni sismi poi realmente verificatisi. A lui è stata attribuita anche la previsione del terremoto che avrebbe dovuto radere al suolo la Città Eterna, proprio oggi.

L'Ingv ha spiegato quanto di vero c'è dietro la teoria di Bendandi. Innanzitutto è stato dimostrato come non ci sia alcun riferimento tra i documenti al terremoto di Roma dell'11 maggio. Primo punto a sfavore della teoria catastrofista. Inoltre la teoria di Bendandi che si basa sull'allineamento dei pianeti e della luna non ha un fondamento scientifico.

martedì 10 maggio 2011

Bersani, Vendola e Di Pietro puzzate!


"I leader della sinistra sono sempre pessimisti, anzi incazzati. Scusate, ma ogni tanto sfodero le lingue e vi faccio vedere che uso l'inglese. Quando loro vanno in bagno, e non e' che ci vadano spesso, visto che si lavano poco, e si guardano allo specchio per farsi la barba, si spaventano da soli"

Lo ha detto oggi Silvio Berlusconi. A me pare una battuta da bimbominkia. Ma bisognerebbe chiedere alle alle ragazze di Villa Certosa se (anche) Silvio è apposto col bidet

lunedì 9 maggio 2011

In ricordo di Peppino Impastato


Il 9 maggio del 1978 nel piccolo paese di Cinisi, a 30 km da Palermo, viene ucciso Giuseppe Impastato. Il suo corpo viene dilaniato da una carica esplosiva posta sui binari della tratta Palermo-Trapani. Peppino era un militante della sinistra extraparlamentare. Sin da ragazzo si era battuto contro la mafia, denunciandone i traffici illeciti e le collusioni con la politica. A far uccidere Peppino fu Gaetano Badalamenti, il capo di Cosa Nostra negli anni Settanta.

Un piccolo ricordo per un grande uomo


domenica 8 maggio 2011

Borghezio: "Napoli fa schifo, puzza"

"Buttiamo Napoli: dobbiamo stare lontani da quello schifo di citta'. Mi domando se le condizioni in cui versa Napoli non siano un motivo sufficiente per essere indipendentisti e separatisti da questa parte del Paese. I napoletani e Napoli non fanno parte dell'Europa civile. Bisogna scappare da questo schifo... Noi vogliano essere liberi da questa Napoli che puzza di rifiuti e camorra. Bisognerebbe fare una pulizia radicale."





Il razzista Mario Borghezio (europarlamentare della Lega Nord) non si smentisce mai.

sabato 7 maggio 2011

La Russa: "Le donne elette con noi mai brutte come quelle della sinistra"


"Dicono che Berlusconi fa eleggere solo le donne belle. Non è vero, ci sono alcune elette non belle anche da noi, ma certo non raggiungono l'apice della sinistra, di donne di cui non faccio il nome".
Parola del ministro Ignazio La Russa. Una frase discriminatoria e stupida. D'altronde quest'uomo fa della discriminazione una delle sue peculiarità maggiori, oltre ad essere caratterizzato da una eccessiva stupidità. Senza parole.

venerdì 6 maggio 2011

Il governo privatizza anche le spiagge


Nel decreto sviluppo c'è una norma che riguarda l'autorità per l'acqua e il diritto di superficie di durata novantennale per gli insediamenti turistici che insistono su terreni pubblici. Per dirla in modo molto semplice, il governo privatizza le spiagge italiane per 90 anni.

Ma il provvedimento non è conforme alle regole dell'Unione Europea che vorrebbe dei chiarimenti su questo decreto presentato ieri da Tremonti. La norma recita: "Le spiagge su cui insistono chioschi e varie strutture turistiche saranno oggetto di diritto di superficie che dura 90 anni".

In poche parole chi prende in concessione un'attività balneare la può occupare per decenni.

giovedì 5 maggio 2011

Ecco i veri temi del Pdl: Mazzuca stila la "classifica dei culi più belli in parlamento"

"Tu non crederai a cosa è accaduto. In Transatlantico mi ferma Giancarlo Mazzuca e mi chiede "ma tu vuoi essere inserita al quinto posto della nostra classifica? sai... ne scriverò su Panorama". E io a lui, ingenua, "classifica? di chi ha presentato più disegni di legge?" e lui "disegni di legge? macché... io sto parlando di culo, il tuo sarebbe classificato al quinto posto"

Questa è Alessandra Mussolini che racconta a Paola Concia (PD) quello che gli è capitato qualche giorno prima ...

"Ma tu capisci Paola? Una classifica sui culi? a questo lavora il responsabile della comunicazione del Pdl alla Camera? Da pubblicare su Panorama? L'ho lasciato lì e mi sono precipitata da Bonaiuti e da Cicchitto"

Certo se va da Cicchitto e Bonaiuti, siamo in buone mani!!! Ma questo era giusto così ... solo per far capire da che gente è composta l'attuale maggioranza!!!!!

L'unico appunto ... magari la Mussolini potrebbe mettere la stessa indignazione quando si parla dei Bunga-Bunga del suo capo, invece di difende a spada tratta l'indifendibile ... sarebbe sicuramente molto più credibile!

mercoledì 4 maggio 2011

Referendum di giugno: informare è un dovere...

Manca poco più di un mese ai referendum di giugno ma sono ancora molte le persone che non ne sono a conoscenza o che non sanno precisamente su cosa si basano i referendum. C'è un abisso poiché su internet ne parlano tutti mentre la Rai censura e i 'media tradizionali' tacciono. Inoltre il governo boicotta e le cricche gioiscono al solo pensiero di poterci far pagare un bene come l'acqua o di poter costruire tante belle centrali nucleari in giro per l'Italia. In tutto questo Berlusconi non sta nella pelle pregustando la possibilità che non si raggiunga il quorum sul quesito che più lo preoccupa, quello sul legittimo impedimento, e mettendo per questa via la parola fine al principio di uguaglianza davanti alla legge.

Il messaggio che lancio anche io è semplicemente quello di trasmettere una giusta preoccupazione, quella che il referendum venga affossato dalla censura poiché, come tutti sapete, se non vanno a votare il 50% più uno degli elettori, il referendum non sarà considerato valido. Per questo dobbiamo informare tutti, in qualsiasi modo: col passaparola e soprattutto su internet (blog e social network).

Un'altra iniziativa che tutti noi possiamo portare avanti, semplicissima ma molto significativa per informare che ci sono i referendum a giugno è quella degli sms. Ad esempio ciascuno di noi può inviare 2-3 sms a persone a noi vicine (parenti, amici, colleghi) con questo testo: "Il 12-13 giugno non prendere impegni, si vota il referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento, inoltra a 3 amici". Ci costa qualche centesimo ma lo riguadagneremo in salute e in diritti.


Informare è un dovere, non a caso questo blog si chiama così...

martedì 3 maggio 2011

Giovanni Paolo II beato


Domenica 1 maggio Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla) è stato beato della Chiesa Cattolica. Un grande Papa voluto bene da tutti, soprattutto dai giovani. Tra le tante cose che si potrebbero ricordare su di lui ricordiamo una semplice frase, detta durante la Messa d’inizio del suo Pontificato:

“Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”

lunedì 2 maggio 2011

Osama Bin Laden ucciso in Pakistan


Osama Bin Laden è stato ucciso in Pakistan, nella notte, dalle forze Usa. E' la stessa Al Qaeda in Yemen a confermare la morte di Bin Laden. Aggiornamenti nelle prossime ore.

domenica 1 maggio 2011

Festa precaria


La festa dei lavoratori in Italia è come la sagra della porchetta nei Paesi musulmani, poiché qui non c’è lavoro e lì non mangiano carne di maiale. E’ come un october fest senza birra, il babà senza rhum, il caffè senza la sigaretta, Berlusconi senza conflitto d’interesse. La festa dei lavoratori ora è solo il concertone a piazza San Giovanni. Solo questo. Ma per milioni di persone, i disoccupati, quella del primo maggio è una giornata come le altre.

La festa dei lavoratori non coincide con la festa del lavoro. Del lavoro qui in Italia si è cambiata la prospettiva. Lavoro a tempo determinato, lavoro nero, lavoro part time. Lavoro e basta non se ne trova. C’è sempre un aggettivo appresso. E sono quegli aggettivi a modificare il senso del lavoro, la tua prospettiva futura, la tua sicurezza, il tuo status. Di conseguenza, oltre al lavoro, anche i lavoratori acquistano gli stessi aggettivi.

La “festa dei lavoratori” tra qualche anno si chiamerà “festa dei lavoratori precari”. Il precariato ha diminuito sia i disoccupati che gli occupati a tempo indeterminato. Risultato, l’insicurezza. Quella sociale, però. Perché poi c’è anche l’insicurezza materiale, fisica, nel mondo del lavoro. Le morti bianche le chiamano. Anche qui un aggettivo a caratterizzare la morte. Bianca perché è innocente. Non si può morire sul lavoro!

L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro (art.1 Cost.)

Io aggiungerei precario e insicuro.

IL SIGNIFICATO DI QUESTA FESTA

Il primo maggio è la festa dei lavoratori o festa del lavoro. E’ una festività che annualmente viene celebrata per ricordare l'impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori. L'origine della festa viene fatta risalire ad una manifestazione organizzata negli Stati Uniti dai Cavalieri del lavoro a New York il 5 settembre 1882. Due anni dopo, nel 1884, in un'analoga manifestazione i Cavalieri del lavoro approvarono una risoluzione affinché l'evento avesse una cadenza annuale. Altre organizzazioni sindacali affiliate alla Internazionale dei lavoratori - vicine ai movimenti socialista ed anarchico - suggerirono come data della festività il Primo maggio. In Europa la festività del primo maggio fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e ratificata in Italia soltanto due anni dopo. In Italia la festività fu soppressa durante il ventennio fascista - che preferì festeggiare una autarchica Festa del lavoro italiano il 21 aprile in coincidenza con il Natale di Roma - ma fu ripristinata subito dopo la fine del conflitto mondiale, nel 1945. Nel 1947 fu funestata a Portella della Ginestra (Palermo) quando la banda di Salvatore Giuliano sparò su un corteo di circa duemila lavoratori in festa, uccidendone undici e ferendone una cinquantina.