mercoledì 1 dicembre 2010

Nel 2010 raddoppiati i morti a causa dei disastri climatici

"Nei primi nove mesi di quest’anno, 21 mila persone sono morte a causa di disastri naturali legati al clima. Più del doppio rispetto all’intero 2009". Lo rivela un nuovo rapporto diffuso da Oxfam nel giorno di apertura del vertice Onu sul clima di Cancun. "Il 2010 - si legge nel documento - è uno degli anni più caldi di sempre". In Asia, per esempio, "il Pakistan ha registrato un picco di 53,7 gradi, il massimo assoluto in Asia". Inoltre, "durante il 2010, numerosi disastri legati al clima hanno devastato le vite e i mezzi di sussistenza delle popolazioni più povere". Le statistiche, insomma, "non lasciano dubbi: il 2010 ha già registrato più eventi climatici estremi della media degli ultimi dieci anni, che ammonta a circa 770 l’anno".

Quest’anno "abbiamo visto intere popolazioni soffrire e perdere ciò che è a loro più caro a causa di disastri legati al clima estremo. Un fenomeno che probabilmente peggiorerà, perché i cambiamenti climatici stanno stringendo la loro morsa sul pianeta- dichiara Tim Gore, autore del rapporto di Oxfam intitolato ‘Ora più che mai: negoziati sul clima che fanno la differenza per chi ne ha più bisogno’- l’impatto umano dei cambiamenti climatici nel 2010 è un severo avvertimento, che da solo spiega perché il progresso a Cancun è più urgente che mai”.

I cambiamenti climatici "non possono essere considerati responsabili di uno specifico disastro legato al clima- spiega Oxfam- ma i modelli scientifici indicano che i cambiamenti climatici causeranno un aumento sia dell’intensità che della frequenza di avvenimenti meteorologici estremi". A subirne conseguenze le più gravi "saranno le persone già vulnerabili".

Le inondazioni del Pakistan "hanno colpito più di 20 milioni di persone, sommergendo circa un quinto del paese e causando 2mila morti e 9,7 miliardi di dollari di danni". Le temperature estive in Russia "hanno superato di 7,8 gradi la media del lungo periodo". Le alte temperature "hanno raddoppiato il tasso di mortalità giornaliero a Mosca, che è arrivato a 700 decessi, e provocato incendi che hanno distrutto il 26% del raccolto di grano del paese".

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