martedì 16 febbraio 2010

Il Tg Uno vi sodomizza il cervello

Vivere all’estero non è sempre rose e fiori come può sembrare a una persona che è stanca dell’Italia e vuole andarsene, a volte ci si sente stranieri anche dopo anni che si vive lontano dalla propria patria. Si sente la mancanza della propria terra, si prova una sensazione di disorientamento perchè di fatto si è scollegati dalle proprie radici. A volte sale una strana nostalgia che è diversa dalla nostalgia che si può sentire per una persona lontana. Mancano i paesaggi dove si è sempre vissuto, gli amici con cui si sono condivisi gli anni più belli della vita, i genitori, le abitudini, il lavoro, la vita in generale a cui si è stati abituati.

Quando vivo questi momenti di tristezza non c’è miglior soluzione che guardare il Tg Uno. Anche se sembra una battuta, fidatevi che non lo è. Mettersi davanti alla tv e seguire il tg del primo canale pubblico è come prendere uno schiaffo che ti riporta alla realtà interropendo qualsiasi viaggio mentale in corso. Dove vivo ora Rai Uno è, fortunatamente, l’unico canale italiano che si vede in tv e credo che se ci fossero anche Rete 4, Canale 5 ed Italia 1 allora non correrei alcun rischio di avere questi sprazzi di nostalgia. Mi metto davanti alla tv e non mi serve nemmeno arrivare alla fine del Tg, mi bastano i primi tre servizi per tranquillizzarmi e capire che essermene andato dall’Italia è stata la scelta giusta per me e per il mio cervello che non deve subire la pena della sodomizzazione quotidiana ad opera della tv di regime che regola il paese.

L’ultima crisi che ho avuto è stata domenica scorsa e allora alle 20.00 mi sono messo davanti alla tv e via con il Tg Uno. Il terzo servizio riguardava i fatti che coinvolgono Bertolaso, gli appalti del G8 e gli incontri a sfondo sessuale che il buon capo della protezione civile intratteneva al Salaria Sport Village. Informandomi su internet e leggendo il Fatto Quotidiano, sapevo abbastanza bene ciò che è accaduto e grazie anche alle intercettazioni telefoniche pubblicate sapevo che il Bertolaso godeva di uno speciale servizio alla Salaria Sport Village che iniziava la sera tardi, quando il centro benessere era già chiuso. Festini a base di frutta, champagne e parrebbe anche prostitute visto che una volta, finito l’incontro, l’amministratore Rossetti ha dovuto andare a ripulire il centro dalla frutta rimasta, dalla bottiglia di champagne e dal preservativo che non si trovava.

Il servizio del Tg Uno si è svolto cosi: intervista ad una massaggiatrice del centro benessere che impacciatissima continua a guardare alla destra della telecamera come ci fosse un suggeritore che gli indica le risposte da dare. Per dimostrare che all’interno del centro benessere non può accadere nulla di nascosto e con il fine di manipolare lo spettatore che si fida del tg nazionale, la massaggiatrice mostra che le porte dove avvengono i massaggi non possono essere chiuse a chiave, particolare sottolineato dalla giornalista che conduce l’intervista. Sapendo però come sono andati i fatti, ecco svelato il motivo per cui Bertolaso veniva di notte a farsi massaggiare: visto che le porte sono sprovviste di serratura, durante il giorno, il rischio che un frequentatore del centro capiti per sbaglio in quella stanza è abbastanza elevato. Ecco che la notizia è stata bella che cambiata, anzichè parlare di fatti si montano servizi per nasconderli e fare in modo che le persone rimangano nell’ignoranza e considerino verità ciò che è solamente bugia.

Questo è bastato a farmi ricordare tutti i motivi per cui ho lasciato l’Italia, a farmi ricordare perchè scrivo su questo blog e a farmi pensare che in fondo i giornalisti che preparano questi servizi con il solo fine di manipolare la conoscenza dei cittadini hanno smarrito la loro dignità, come Bertolaso il preservativo nel Salaria Sport Village.

Nessun commento: